Siti di interesse

Il complesso monumentale con il trecentesco palazzo Chiaromonte e con gli annessi edifici storici, ricchi di preziose memorie, conserva indelebili tracce della storia di Palermo.

- Palazzo Chiaromonte
- Carcere dei Penitenziati
- Chiesa di S. Antonio Abate
- La Vucciria di Guttuso
- Sala delle verifiche
- Munipa

Un'antica cripta riscoperta casualmente nel 2005, con un magnifico tesoro: un altare seicentesco decorato da mattonelle maiolicate e la tomba della Madre Badessa del convento cinquecentesco di Santa Maria la Grazia, meglio noto come convento delle Repentite, che ospitava le prostitute convertite alla vita monastica.

Questa preziosa cappella, incorporata nel Convento dei Teatini, prima sede dell'Ateneo palermitano, conserva numerosi elementi sacri e decorativi risalenti al XVIII secolo, realizzati da importanti artisti tra cui Giuseppe e Procopio Serpotta, fratello e nipote del più noto Giacomo. Dal 2009 è stata riaperta con funzione di Cappella Universitaria.

Il convento seicentesco di Sant’Antonino è uno scrigno che custodisce quattro secoli di storia religiosa e laica. All'inizio del Novecento, fu trasformato in “caserma della sussistenza” e modificato in modo significativo. Per cinquant'anni, le sue stanze, un tempo abitate dai frati, furono usate per produrre il pane destinato ai militari in Sicilia.

La Fossa della Garofala costituisce un lembo ancora visibile del paesaggio della Conca d’Oro, la grande pianura su cui si estende la città di Palermo e i suoi dintorni. La sua storia restituisce le tracce dei molteplici usi che si sono susseguiti nel corso dei secoli e che ne hanno determinato l’attuale conformazione.